Il Comune di Magione e il Teatro Stabile dell’Umbria presentano l’avanprogramma della Stagione di Prosa 2020/2021 del Teatro Mengoni di Magione con tre spettacoli da novembre a dicembre.
“In questo momento più che mai abbiamo bisogno di cultura e spettacolo, dichiara il direttore del Tsu Nino Marino – l’arte è un antidoto allo smarrimento e il teatro, ad oggi uno dei luoghi più sicuri, ci permette di alzare lo sguardo e può far fronte al desiderio di socialità e condivisione.”
“Insieme al Teatro Stabile abbiamo pensato a una programmazione della Stagione di Prosa che, anche nella particolarità delle circostanze in cui siamo immersi – dice Vanni Ruggeri Assessore alla Cultura del Comune di Magione – non rinuncia a riaffermare l’ineludibile necessità di portare sul palcoscenico non solo la forza e la solidità dei classici, ma soprattutto una serrata e non convenzionale riflessione sull’eccezionalità del tempo presente, sulla profondità delle sue contraddizioni, sull’apparente impermeabilità dei suoi luoghi comuni, sulla destabilizzante urgenza di trovare nuovi paradigmi capaci di definire la propria esistenza da più parti messa alla prova.”
Si comincia venerdì 13 novembre, con Vox Pupuli La nostalgia del futuro uno spettacolo di Sandro Mabellini, interpretato da Stefano Baffetti e Gianfranco Zampetti, un dramma articolato in sei scene diverse alternate da un accompagnamento musicale (canto Giulia Zeetti e chitarra Federico Ventroni). Al centro di ciascuna scena ci sono due uomini immaginariamente seduti al Bar dello Sport di una qualsiasi provincia italiana che parlano della propria quotidianità. Ogni scena attraversa, passando per il filtro dei loro discorsi, un tema diverso, la solidarietà, la violenza di genere, il razzismo, la difficoltà della formazione di una coscienza di classe, l’incomunicabilità nell’era della comunicazione di massa, il libero pensiero.
Giovedì 3 dicembre va in scena Panico ma Rosa Dal diario di un non intubabile, uno spettacolo di e con Alessandro Benvenuti, che con la sua consueta ironia ci racconta i suoi 59 giorni di lockdown, 59 pagine di diario dell’isolamento obbligatorio di un autore attore privato del suo naturale habitat, il palcoscenico. Un viaggio nella mente di un comico che nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire, reinventa il passato di chierichetto, stabilisce inediti e proficui rapporti con tortore, passerotti, merli, cornacchie, piccioni e gabbiani. Mescola sogni e aneddoti. Progetta linguaggi comico barocchi.
Martedì 15 dicembre Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta sono i protagonisti de LA Parrucca, tratto da due atti unici di Natalia Ginzburg.
Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la scrittrice unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, La Parrucca conferma Maria Amelia Monti come straordinaria interprete ginzbughiana, l’attrice più adatta oggi a far rivivere quel personaggio femminile che tanto aveva di Natalia stessa.
“Tre spettacoli per un avanprogramma di assoluta qualità, conclude Vanni Ruggeri, proposto secondo una formula che non esaurisce di certo la Stagione, ma che ne consente una articolazione più flessibile e funzionale, lasciando inalterati i prezzi di biglietti e abbonamenti, con l’obiettivo di offrire al nostro pubblico un’esperienza teatrale qualificata, accessibile e in piena sicurezza.”
A partire da domenica 1 novembre, presso il botteghino del Teatro Mengoni, tel. 075 8472403, inizia la vendita riservata agli abbonati della scorsa Stagione, da domenica 9 novembre per tutti gli spettatori.